Ci sono parecchi modi per vestire la casa con eleganza e classe. Una buona soluzione può essere quella di utilizzare i quadri. Per fare risaltare il più possibile i vostri quadri, cercate di collocarli in una posizione che segua un disegno preciso e non casuale, in modo da valorizzare i dipinti in modo armonioso, senza farne risaltare alcuni a discapito di altri.
Innanzitutto va detto che non è necessario che i quadri siano tutti dello stesso stile o genere: con un po' di buon gusto si possono abbinare quadri ad olio con stampe, come litografie acqueforti o incisioni o, fotografie. Non è importante la quantità di quadri, quanto il giusto equilibrio tra pieni e vuoti.
Per cercare di creare un certo equilibrio sulla parete e ci sono diverse soluzioni possibili:
La disposizione lineare può essere
a) L'allineamento orizzontale prevede la disposizione dei dipinti lungo una linea orizzontale ideale, in alto o in basso, indipendentemente dalla loro forma o dimensione. Il riferimento può essere, ad esempio, il piano di un mobile. E' il caso più classico.
Bisogna innanzitutto considerare l’altezza corretta che, di solito, è a filo di sguardo (circa 1,6/1,7 metri) per di evitate anche di appenderli troppo in alto, al fine di non renderli poco visibili e dunque poco godibili Calcolate dunque una linea immaginaria a livello di sguardo, intorno alla quale appenderli e alternate i quadri di dimensioni più grandi a quelli più piccoli. Questa soluzione è indicata anche per i dipinti che si vogliano appendere sopra il divano. Si possono creare più file di quadri, con una minima distanza, per avere un'unica, grande composizione grafica.
La disposizione lineare orizzontale può essere ulteriormente divisa in:
Tutti i quadri sono allineati in basso, alla stessa altezza dal pavimento. Va bene se avete quadri piuttosto grandi.
La linea base si colloca a circa 1-1,20 m.
Si usa prevalentemente quando nella parete sottostante si trova un divano o un elemento prevalentemente lineare
Nel caso di più quadri, il primo e l’ultimo dovranno essere quelli di dimensioni maggiori (vedi esempio)
Ogni quadro viene appeso allineato secondo una linea orizzontale immaginaria che passa per il centro del quadro stesso.
L’altezza da pavimento a centro di questa linea dovrebbe essere di circa 1,60 ml oppure a 5/8 dell’altezza della parete (altezza parete = 3m, mediana = 1,85 m). Ogni quadro si colloca in modo che abbia 3/8 della sua altezza sopra e 5/8 della sua altezza sotto tale linea Questo metodo si usa prevalentemente quando sulla parete sottostante i quadri ci sono oggetti disposti in modo irregolare. Va bene utilizzarlo anche in corridoi stretti e lunghi. E’ inoltre un sistema usato nei musei ed è pratico se avete quadri di dimensioni diverse.
I quadri sono allineati in alto, alla stessa altezza rispetto ad una linea immaginaria. Si può utilizzare il sistema della linea mediana per il quadro più grande e allineare tutti gli altri con esso.
Con l'allineamento verticale, invece, i quadri si dispongono seguendo una immaginaria linea verticale, in formazione speculare o asimmetrica. La composizione geometrica tiene conto di due principi fondamentali: da un lato la caratteristica dell'occhio umano per cui questo tende sempre a congiungere con una linea immaginaria due punti lontani; dall'altro il raggruppamento ideale in un punto della parete lasciandone libero il resto.
Viene normalmente utilizzato su pareti strette e pilastri
Con l'allineamento obliquo, normalmente necessario lungo le pareti che racchiudono i vani scala, i quadri si dispongono invece seguendo una immaginaria linea parallela alle scale.
L’altezza da terra di tale linea e la disposizione dei quadri lungo essa si può calcolare con il metodo della linea mediana ovverosia a 5/8 dell’altezza della parete (h parete = 3mt; altezza mediana = 1,85 mt
Da utilizzarsi quando si ha una parete intera libera o molto grande o dei quadri di dimensioni ridotte. Se i quadri sono numerosi e di misure diverse bisogna evitare l’effetto caos. Se li raggruppiamo possiamo tentare di ottenere armonia ed equilibrio.
Con la composizione geometrica l'insieme dei quadri viene disposto in maniera tale da formare una immaginaria forma geometrica. Un caso particolare è quello dello schema a blocco, che prevede che i quadri siano accostati in maniera regolare e con spazi identici tra loro. Questo tipo di disposizione presume che le dimensioni della cornice siano sempre le stesse.
Per la composizione geometrica bisogna seguire una forma rettangolare o quadrata, accostando i quadri tra loro con i lati esterni allineati lungo il perimetro e lasciando delle distanze irregolari tra i vari dipinti. Se lascerete uno spazio centrale vuoto, la composizione diventerà più dinamica e leggera. La composizione a blocco risulta particolarmente indicata per le collezioni di stampe della stessa dimensione con soggetti simili. Il quadro più grande può essere collocato al centro e tutt’intorno i quadri più piccoli
Un quadro di particolare bellezza (o di particolare valore) deve essere isolato dagli altri
Un grosso quadro, da solo, è meglio valorizzato se è al centro dello spazio vuoto disponibile
Cornici: La produzione permette di reperire in commercio una ampia gamma di cornici. Potete scegliere modelli semplici, oppure più complessi. L'importante è optare per un modello che esalti il quadro in questione, una cornice semplice per acquarelli, stampe e fotografie e una più complessa per i quadri ad olio o antichi. Se avete una tela moderna si può anche pensare di non incorniciarla affatto.
Passepartout: Il passepartout è quella striscia di materiale che nel quadro separa (o collega) la cornice all'opera incorniciata. I vantaggi nel suo utilizzo sono che aiuta ad equilibrare la luminosità e il cromatismo del quadro, aiuta ad accentuare l'effetto verticale od orizzontale, dà più importanza e rilievo all'opera, permette di adattare il soggetto a cornici già assemblate, tiene eventualmente staccata l'opera dal vetro (ad esempio le fotografie possono incollarsi al vetro se lo toccano, i ricami a mezzo punto se premuti contro il vetro evidenziano nodi e fili sul retro, quadri ad olio con stesura del colore particolarmente ricca possono rovinarsi a contatto del vetro, fotografie, acquarelli e stampe possono essere non perfettamente piani) Si può invece evitare quando il poster, la stampa, l'acquarello o comunque il soggetto da incorniciare hanno già un proprio passepartout lasciato dall'artista o dallo stampatore.
Esistono diversi tipi di passepartou: In cartoncino sottile, utilizzato per stampe, fotografie, articoli di giornale ecc; è economico ma non distanzia l'opera dal vetro; In cartoncino a smusso,utilizzato normalmente per opere in carta e fotografie può essere applicato anche per ricami; In legno, utilizzato normalmente per opere di un certo spessore; in legno rivestito, utilizzato normalmente per ricami tesi su telaio od oli, il rivestimento è normalmente in stoffa, velluto o materie sintetiche; in vetro, si utilizza un doppio vetro per avere un passepartout trasparente, si utilizza con i papiri e quando si vuol lasciare visibile il retro dell'opera.
Sistemi di aggancio alla parete
Va detto che spesso la scelta è obbligata in funzione del muro su cui appendere i quadri. Ci sono anche sistemi più complessi dei semplici ganci o chiodi.
Chiodi: l sistema più semplice per fissare un quadro alla parete è piantare un chiodo nel muro. naturalmente c'è chiodo e chiodo. Quelli più comodi e funzionali sono in acciaio temperato, bruniti e con la testa ottonata.
ganci a X sono i classici supporti per quadro, appena di più che il semplice chiodo. Brutti e poco funzionali, la loro migliore caratteristica è il prezzo contenuto.
I ganci in plastica tipo Blitz che hanno il vantaggio di essere più semplici da piantare nel muro (grazie all'applicatore,un pezzetto di plastica per sostenerli durante la battitura, le nostre dita non sono a rischio); di avere una base circolare in plastica che sostiene l'intonaco e gli impedisce di sbriciolarsi; di essere praticamente invisibili sui muri tinti di bianco. Hanno però il difetto di non essere adatti per quadri molto pesanti il cui peso col tempo taglia la plastica.
Ganci artistici Chi ama le cornici ricche e decorate solitamente gradisce anche ganci più elaborati. Ci sono ganci a giglio, a rosetta, a nodo d'amore, bruniti, ottonati o in ferro battuto.
I tappi a vite rappresentano la soluzione più sicura per appendere i quadri al muro, consigliabili ogniqualvolta la tenuta della parete sollevi dei dubbi.
I binari sono consigliabili a chi ha pareti di cartongesso, a chi modifica frequentemente la disposizione dei quadri, a chi non ama fare i piccoli lavoretti di casa; a loro sono sospese catene, barre o corde tramite attacchi che scorrono sui binari a frizione o tramite cuscinetto.
Catene :I quadri possono essere attaccati anche a catene fissate al muro solitamente con tappi a pressione. In alternativa si usano anche striscie di tessuto variamente addobbate.
La giusta illuminazione
L'illuminazione artificiale dei quadri è un ottimo mezzo per mettere in risalto pezzi di valore o che, semplicemente, vi piacciono molto. Dovete studiare bene la disposizione della luce, dato che non deve creare brutti riflessi sul vetro, o addirittura alterare i colori. Potete prevedere dei punti luce a 180 centimetri da terra, costituiti da applique oppure faretti, ideali per illuminare e mettere in evidenza i quadri più belli. Si possono anche creare effetti luminosi provenienti dal basso, utilizzando faretti a luce alogena. Posizionati a terra, o nascosti da un mobile, debbono essere orientati verso il quadro, creando un cono luminoso. Con questo tipo di lampade si ottengono effetti scenografici assai suggestivi.
Ricordatevi di utilizzate lampadine alogene con vetro protettivo per evitare scolorimenti dei quadri dovuti a raggi UV.
Attenzione alle luci: le lampade al neon e altre luci fluorescenti modificano i colori
E infine alcuni consigli