Ci sono parecchi modi per vestire la casa con eleganza e classe. Una buona soluzione può essere quella di utilizzare i quadri. Per fare risaltare il più possibile i vostri quadri, cercate di collocarli in una posizione che segua un disegno preciso e non casuale, in modo da valorizzare i dipinti in modo armonioso, senza farne risaltare alcuni a discapito di altri.

Innanzitutto va detto che non è necessario che i quadri siano tutti dello stesso stile o genere: con un po' di buon gusto si possono abbinare quadri ad olio con stampe, come litografie acqueforti o incisioni o, fotografie. Non è importante la quantità di quadri, quanto il giusto equilibrio tra pieni e vuoti.

Per cercare di creare un certo equilibrio sulla parete e ci sono diverse soluzioni possibili:

  1. La disposizione lineare
  2. La disposizione geometrica
  3. Il quadro isolato
1. Disposizione lineare

La disposizione lineare può essere

  1. Orizzontale
  2. Verticale
  3. Obliquo

a) L'allineamento orizzontale prevede la disposizione dei dipinti lungo una linea orizzontale ideale, in alto o in basso, indipendentemente dalla loro forma o dimensione. Il riferimento può essere, ad esempio, il piano di un mobile. E' il caso più classico.

Bisogna innanzitutto considerare l’altezza corretta che, di solito, è a filo di sguardo (circa 1,6/1,7 metri) per di evitate anche di appenderli troppo in alto, al fine di non renderli poco visibili e dunque poco godibili Calcolate dunque una linea immaginaria a livello di sguardo, intorno alla quale appenderli e alternate i quadri di dimensioni più grandi a quelli più piccoli. Questa soluzione è indicata anche per i dipinti che si vogliano appendere sopra il divano. Si possono creare più file di quadri, con una minima distanza, per avere un'unica, grande composizione grafica.

La disposizione lineare orizzontale può essere ulteriormente divisa in:

  • Linea base
  • Linea centrale
  • Linea superiore
La linea base
disposizione quadri linea base

Tutti i quadri sono allineati in basso, alla stessa altezza dal pavimento. Va bene se avete quadri piuttosto grandi.

La linea base si colloca a circa 1-1,20 m.

Si usa prevalentemente quando nella parete sottostante si trova un divano o un elemento prevalentemente lineare

Nel caso di più quadri, il primo e l’ultimo dovranno essere quelli di dimensioni maggiori (vedi esempio)

La linea centrale
disposizione quadri linea base

Ogni quadro viene appeso allineato secondo una linea orizzontale immaginaria che passa per il centro del quadro stesso.

L’altezza da pavimento a centro di questa linea dovrebbe essere di circa 1,60 ml oppure a 5/8 dell’altezza della parete (altezza parete = 3m, mediana = 1,85 m). Ogni quadro si colloca in modo che abbia 3/8 della sua altezza sopra e 5/8 della sua altezza sotto tale linea Questo metodo si usa prevalentemente quando sulla parete sottostante i quadri ci sono oggetti disposti in modo irregolare. Va bene utilizzarlo anche in corridoi stretti e lunghi. E’ inoltre un sistema usato nei musei ed è pratico se avete quadri di dimensioni diverse.

La linea superiore
disposizione quadri linea base

I quadri sono allineati in alto, alla stessa altezza rispetto ad una linea immaginaria. Si può utilizzare il sistema della linea mediana per il quadro più grande e allineare tutti gli altri con esso.

b) L’allineamento verticale

Con l'allineamento verticale, invece, i quadri si dispongono seguendo una immaginaria linea verticale, in formazione speculare o asimmetrica. La composizione geometrica tiene conto di due principi fondamentali: da un lato la caratteristica dell'occhio umano per cui questo tende sempre a congiungere con una linea immaginaria due punti lontani; dall'altro il raggruppamento ideale in un punto della parete lasciandone libero il resto.

Viene normalmente utilizzato su pareti strette e pilastri

c) L’allineamento obliquo

Con l'allineamento obliquo, normalmente necessario lungo le pareti che racchiudono i vani scala, i quadri si dispongono invece seguendo una immaginaria linea parallela alle scale.

L’altezza da terra di tale linea e la disposizione dei quadri lungo essa si può calcolare con il metodo della linea mediana ovverosia a 5/8 dell’altezza della parete (h parete = 3mt; altezza mediana = 1,85 mt

2. La disposizione geometrica: il gruppo

Da utilizzarsi quando si ha una parete intera libera o molto grande o dei quadri di dimensioni ridotte. Se i quadri sono numerosi e di misure diverse bisogna evitare l’effetto caos. Se li raggruppiamo possiamo tentare di ottenere armonia ed equilibrio.

Con la composizione geometrica l'insieme dei quadri viene disposto in maniera tale da formare una immaginaria forma geometrica. Un caso particolare è quello dello schema a blocco, che  prevede che i quadri siano accostati in maniera regolare e con spazi identici tra loro. Questo tipo di disposizione presume che le dimensioni della cornice siano sempre le stesse.

Per la composizione geometrica bisogna seguire una forma rettangolare o quadrata, accostando i quadri tra loro con i lati esterni allineati lungo il perimetro e lasciando delle distanze irregolari tra i vari dipinti. Se lascerete uno spazio centrale vuoto, la composizione diventerà più dinamica e leggera. La composizione a blocco risulta particolarmente indicata per le collezioni di stampe della stessa dimensione con soggetti simili. Il quadro più grande può essere collocato al centro e tutt’intorno i quadri più piccoli

3. Il quadro isolato

Un quadro di particolare bellezza (o di particolare valore) deve essere isolato dagli altri

Un grosso quadro, da solo, è meglio valorizzato se è al centro dello spazio vuoto disponibile

Cornici e passepartout

Cornici: La produzione permette di reperire in commercio una ampia gamma di cornici. Potete scegliere modelli semplici, oppure più complessi. L'importante è optare per un modello che esalti il quadro in questione, una cornice semplice per acquarelli, stampe e fotografie e una più complessa per i quadri ad olio o antichi. Se avete una tela moderna si può anche pensare di non incorniciarla affatto.

Passepartout: Il passepartout è quella striscia di materiale che nel quadro separa (o collega) la cornice all'opera incorniciata. I vantaggi nel suo utilizzo sono che aiuta ad equilibrare la luminosità e il cromatismo del quadro, aiuta ad accentuare l'effetto verticale od orizzontale, dà più importanza e rilievo all'opera, permette di adattare il soggetto a cornici già assemblate, tiene eventualmente staccata l'opera dal vetro (ad esempio le fotografie possono incollarsi al vetro se lo toccano, i ricami a mezzo punto se premuti contro il vetro evidenziano nodi e fili sul retro, quadri ad olio con stesura del colore particolarmente ricca possono rovinarsi a contatto del vetro, fotografie, acquarelli e stampe possono essere non perfettamente piani) Si può invece evitare quando il poster, la stampa, l'acquarello o comunque il soggetto da incorniciare hanno già un proprio passepartout lasciato dall'artista o dallo stampatore.

Esistono diversi tipi di passepartou: In cartoncino sottile, utilizzato per stampe, fotografie, articoli di giornale ecc; è economico ma non distanzia l'opera dal vetro; In cartoncino a smusso,utilizzato normalmente per opere in carta e fotografie può essere applicato anche per ricami; In legno, utilizzato normalmente per opere di un certo spessore; in legno rivestito, utilizzato normalmente per ricami tesi su telaio od oli, il rivestimento è normalmente in stoffa, velluto o materie sintetiche; in vetro, si utilizza un doppio vetro per avere un passepartout trasparente, si utilizza con i papiri e quando si vuol lasciare visibile il retro dell'opera.

Sistemi di aggancio alla parete

Va detto che spesso la scelta è obbligata in funzione del muro su cui appendere i quadri. Ci sono anche sistemi più complessi dei semplici ganci o chiodi.

Chiodi: l sistema più semplice per fissare un quadro alla parete è piantare un chiodo nel muro. naturalmente c'è chiodo e chiodo. Quelli più comodi e funzionali sono in acciaio temperato, bruniti e con la testa ottonata.

ganci a X sono i classici supporti per quadro, appena di più che il semplice chiodo. Brutti e poco funzionali, la loro migliore caratteristica è il prezzo contenuto.

I ganci in plastica tipo Blitz che hanno il vantaggio di essere più semplici da piantare nel muro (grazie all'applicatore,un pezzetto di plastica per sostenerli durante la battitura, le nostre dita non sono a rischio); di avere una base circolare in plastica  che sostiene l'intonaco e gli impedisce di sbriciolarsi; di essere praticamente invisibili sui muri tinti di bianco. Hanno però il difetto di non essere adatti per quadri molto pesanti il cui peso col tempo taglia la plastica.

Ganci artistici Chi ama le cornici ricche e decorate solitamente gradisce anche ganci più elaborati. Ci sono ganci a giglio, a rosetta, a nodo d'amore, bruniti, ottonati o in ferro battuto.

I tappi a vite rappresentano la soluzione più sicura per appendere i quadri al muro, consigliabili ogniqualvolta la tenuta della parete sollevi dei dubbi.

I binari sono consigliabili a chi ha pareti di cartongesso, a chi modifica frequentemente la disposizione dei quadri, a chi non ama fare i piccoli lavoretti di casa; a loro sono sospese catene, barre o corde tramite attacchi che scorrono sui binari a frizione o tramite cuscinetto.

Catene :I quadri possono essere attaccati anche a catene fissate al muro solitamente con tappi a pressione. In alternativa si usano anche striscie di tessuto variamente addobbate.

 

La giusta illuminazione

L'illuminazione artificiale dei quadri è un ottimo mezzo per mettere in risalto pezzi di valore o che, semplicemente, vi piacciono molto. Dovete studiare bene la disposizione della luce, dato che non deve creare brutti riflessi sul vetro, o addirittura alterare i colori. Potete prevedere dei punti luce a 180 centimetri da terra, costituiti da applique oppure faretti, ideali per illuminare e mettere in evidenza i quadri più belli. Si possono anche creare effetti luminosi provenienti dal basso, utilizzando faretti a luce alogena. Posizionati a terra, o nascosti da un mobile, debbono essere orientati verso il quadro, creando un cono luminoso. Con questo tipo di lampade si ottengono effetti scenografici assai suggestivi.

Ricordatevi di utilizzate lampadine alogene con vetro protettivo per evitare scolorimenti dei quadri dovuti a raggi UV.

Attenzione alle luci: le lampade al neon e altre luci fluorescenti modificano i colori

 

E infine alcuni consigli

  • L’accostamento di dipinti e fotografie spesso non offre un buon risultato estetico
  • I ritratti dovrebbero, per quanto possibile, essere distanziati dagli altri quadri
  • Non appendere i quadri sopra caminetti e fonti di calore. L'escursione termica accelera l'invecchiamento di un quadro e della sua cornice. Posizionare quadri sopra caminetti, caloriferi e altre fonti di calore è sconsigliabile.
  • Il bagno e la cucina sono le stanze dove maggiore è l'umidità che condensa sui quadri. Se proprio non potete evitarlo, usate una tecnica di montatura in cornice che sia abbastanza impermeabile e pulite spesso il quadro.
  • Non illuminate il quadro con luce laterale che mette in evidenza i difetti. Inoltre potrebbero comparire dei riflessi molto fastidiosi.
  • Non appendere un quadro alla luce diretta del sole. La luce diretta del sole provoca lo sbiadimento dell'immagine a causa dei raggi UV, accorciando la vita dell'opera. Il vetro, specie se a filtratura UV aiuta molto ma è meglio non esporre alla luce diretta del sole.
  • Se state cercando la posizione migliore, potete fare delle prove accostando tra loro i quadri disposti sul pavimento. Solo quando avete trovato la disposizione migliore, iniziate a piantare i chiodi. Potete utilizzare la "strategia" dell'allineamento parallelo. Disponete il lato superiore o inferiore dei quadri lungo due linee parallele immaginarie. Ad esempio potete usare lo stipite della porta come linea alla quale far corrispondere il lato superiore dei quadri e appendere gli altri sotto, allineandoli alla base di una eguale linea parallela.
  • Quando appendete i quadri e avete una casa classica, la vista dei chiodi, dei tasselli e dei ganci può disturbare l'armonia dell'arredo. In questo caso potete nasconderli con le apposite coccarde in filo di cotone o di seta di vari colori. Innanzitutto celano gli antiestetici chiodi ma servono anche ad abbellire la cornice.
  • Se il quadro è di medie dimensioni e la cornice non è troppo pesante, è sufficiente usare chiodini in ottone, anche provvisti di gancio. Per ottenere un foro perfetto, il chiodo va appoggiato in diagonale rispetto alla parete, martellando inizialmente in modo leggero per creare l'inizio del buco. Se invece il quadro monta una cornice pesante, potete usare tasselli di nylon di medie dimensioni.
  • La luce diretta del sole rovina moltissimo i colori e riduce drasticamente la vita di un quadro. Il vetro e ancor più il vetro plastico riducono l'effetto che rimane comunque molto potente. Non c'è niente da fare se non coprire il quadro nelle ore del giorno in cui è illuminato dal sole.

E' possibile visionare le opere di Ada Perona cliccando qui www.adapaerona.it